Repubblica Futura attacca Beccari: a Canzio e Tomasetti tutto concesso


“Credo che in questi casi ci voglia un po’ di buon senso, stiamo parlando di due cittadini italiani che hanno e hanno avuto un percorso istituzionale in Italia di lungo corso e quindi come tanti cittadini italiani si sono espressi in un momento particolare che riguarda il loro paese di appartenenza”.

Con queste parole il Segretario di Stato Affari Esteri Luca Beccari aveva commentato la firma della petizione del Sole24Ore a sostegno di Mario  Draghi e del suo governo, da parte del Dirigente del Tribunale Giovanni Canzio e della presidente di Bcsm Catia Tomasetti.

E Repubblica Futura, dalle colonne de l’Informazione, alza la voce: “La notizia comparsa pochi giorni fa nelle cronache ci conferma che evidentemente, per alcuni politici nostrani, è del tutto normale modellare le proprie idee in base ai soggetti in questione, usando la tecnica dei ‘due pesi, due misure’”.

Eppure fu la stessa maggioranza a richiamare dirigenti e funzionari pubblici a tenere un determinato contegno nelle loro prese di posizione pubbliche, in particolare in Italia. All’epoca il caso venne sollevato perché l’ex Dirigente del tribunale Giovanni Guzzetta espresse, da costituzionalista, la sua opinione su un emendamento ritenuto costituzionalmente discutibile. Nel caso di Canzio e Tomasetti, invece, c’è stata la firma di una lettera promossa dal Sole24Ore a sostegno del governo Draghi, in predicato di sfiducia. Una posizione di evidente connotazione politica e non certo super partes come sarebbe consono – a sostenerlo era la maggioranza – ai vertici delle istituzioni di un altro Paese- spiega il quotidiano.

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