In Uganda è stata introdotta una nuova legge che rende le persone omosessuali criminali.
La legge prevede una pena detentiva che va dai dieci anni all’ergastolo, e in alcuni casi addirittura la pena di morte. Questo provvedimento ha scatenato la protesta delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e della Casa Bianca, che hanno chiesto al presidente ugandese di non firmare la legge.
Nonostante ciò, la legge ha ancora bisogno della firma del presidente per entrare in vigore, ma il suo sostegno pubblico in Uganda è molto ampio. Le reazioni critiche al provvedimento sono state timide a causa dell’autoritarismo del governo, che ha limitato gli spazi critici nella società civile.
La criminalizzazione dell’omosessualità è già presente in Uganda, ma con questa nuova legge le sanzioni potrebbero diventare ancora più severe. La Casa Bianca e l’Unione europea hanno espresso la loro preoccupazione per questa legge, sottolineando che è contraria al diritto internazionale e che tutti gli individui dovrebbero essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e identità di genere.