Mentre in Ucraina si continua a combattere, con il conflitto che si è definitivamente spostato nella parte sud orientale del Paese, portando il Governo a intraprendere l’evacuazione della regione del Donetsk, a tenere banco sono le dichiarazioni del Presidente ucraino Zelensky che ha attaccato in modo diretto Amnesty International.
L’organizzazione umanitaria negli scorsi giorni aveva infatti pubblicato un report sulla guerra in Ucraina, nel quale aveva sottolineato che le forze armate ucraine si erano rese protagoniste di manovre militari che avrebbe violato il diritto umanitario. In particolare, l’esercito sarebbe colpevole di essersi appostato in zone civili, come condomini, scuole e ospedali, portando di conseguenza alla morte di persone innocenti.
Al riguardo, come detto, è intervenuto Zelensky che non ha gradito quanto riferito da Amnesty, evidenziando come certi rapporti stilati dall’organizzazione farebbero pensare che la colpa sia dell’Ucraina e non della Russia, che in questa guerra ricopre il ruolo dell’aggressore.
Il numero uno di Kiev ha poi sottolineato come, a differenza della recente indagine, Amnesty non sia stata così solerte nel far emergere i crimini dell’esercito russo, dichiarando che in questo modo “giustifica gli attacchi della Russia”.
E’ arrivata quindi la risposta di Amnesty che, attraverso la segretaria generale, Agnes Callamard, ha dichiarato che anche in caso di difesa debbano essere rispettati i diritti umanitari, e che la loro opera di informazione trasparente non verrà in nessun modo influenzata dalla propaganda di guerra di entrambe le fazioni.