Mentre in Ucraina il conflitto bellico continua ininterrottamente da oltre 100 giorni, i venti di Guerra spirano anche nel Pacifico, con la delicata situazione di Taiwan che rischia di portare a un’escalation dopo lo scambio di battute tra la Cina e gli Stati Uniti.
Il più recente riguarda le dichiarazioni del Ministro della Difesa Cinese, Wei Fenghe, presente allo Shangri-La Dialogue, il summit dedicato alla difesa del Continente Asiatico, nel quale è stato sottolineato come il Dragone fosse intenzionato a combattere a tutti costi per impedire l’Indipendenza di Taiwan, evidenziando che “nessuno dovrebbe mai sottovalutare la determinazione e la capacità delle forze armate cinesi di salvaguardare la propria integrità territoriale”. Parole ovviamente indirizzate agli Stati Uniti che, negli scorsi giorni, attraverso il capo del Pentagono, Lloyd Austin, avevano definito le operazioni militari cinesi vicino all’isola “destabilizzanti e provocatorie”.
Il nodo tra Cina e Stati Uniti nelle scorse settimane aveva vissuto attimi davvero allarmanti dopo l’intervento del Presidente Joe Biden durante il Quad che si è tenuto a Tokyo, nel quale il numero 1 della Casa Bianca, aveva avvertito riguardo a un intervento di supporto militare in caso di invasione dell’esercito cinese. Una frase poi ridimensionata sia dal Pentagono che dal Segretario di Stato, Anthony Blinken, che ha negato una Guerra Fredda con il colosso asiatico, sottolineando l’importanza della diplomazia, con un player fondamentale a livello globale.