Svolta sul grano: accordo tra Russia e Ucraina

La notizia era nell’aria ormai da giorni, ovvero da quando nella Capitale iraniana Teheran il presidente russo Vladimir Putin aveva incontrato il presidente turco Erdogan per parlare tra le altre cose della questione relativa al grano ucraino bloccato nei porti del Mar Nero.

Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità: Ucraina e Russia hanno trovato l’accordo per lo sblocco delle esportazioni di cereali, con la firma delle parti che è stata messa ad Istanbul alla presenza del numero uno di Ankara, grande protagonista della mediazione tra i due Paesi in guerra dalla scorso febbraio, e del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres.

Una giornata fondamentale che non riguarda unicamente l’Ucraina ma che ha rilevanza globale, visto che le 25 milioni di tonnellate di grano e altri cereali che erano bloccate nei porti ucraini stavano mettendo in crisi la filiera alimentare di tutto il Mondo, con particolare riferimento ai Paesi più poveri.

La svolta è stata conseguente alla richiesta del Cremlino di sbloccare anche le esportazioni di grano russo.

La risposta dei mercati non si è fatta attendere, con i prezzi della materia prima in discesa, ritornati ai livelli pre bellici.

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