Presidente FED: “Recessione possibile negli USA”

Il rialzo dei tassi voluto dalla FED, la Banca Centrale degli Stati Uniti, potrebbe portare entro breve a una recessione nel Paese a stelle e strisce. E’ quanto riferito dal Presidente Jerome Powell che, durante una seduta presso il Senato, ha evidenziato come le mosse intraprese dalla Federal Reserve per frenare l’inflazione galoppante e riportarla entro i valori del 2% possano aprire la strada a questa eventualità, sottolineando però che la forza economica degli USA sarà in grado di sopportare politiche monetarie restrittive.

La recessione è quindi “certamente una possibilità”, secondo Powell, che però ha voluto rassicurare la politica USA sul fatto che la Fed non stia cercando di provocarla ma bensì provando ad effettuare “un atterraggio morbido” dopo le politiche ultraespansive degli scorsi anni. Al riguardo il numero uno della Banca ha dichiarato che quanto sta accadendo a livello globale, in primis il conflitto in Ucraina, stia peggiorando la situazione, aggiungendo che il rialzo dei tassi è “appropriato”, anche se non comporterà un abbassamento dei prezzi dei generi alimentari e soprattutto della benzina.

Proprio i carburanti sono al centro dei pensieri del Presidente Biden che, intenzionato a recuperare terreno in vista delle elezioni mid-term, è deciso a chiedere una sospensione di almeno tre mesi sulle tasse federali legate alla benzina, trovando però l’opposizione di alcuni membri del partito democratico e di quello repubblicano.

La recessione in USA, come di consueto, potrebbe avere ripercussioni a livello globale e se Wall Street si è dimostrata cauta, per quanto riguarda le borse asiatiche ed europee, il messaggio è stato recepito negativamente, con chiusure in rosso, e Piazza Affari maglia nera della giornata.

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