Sta suscitando scalpore la decisione di alcuni Paesi arabi del Golfo Persico di intraprendere una causa legale contro il colosso dello streaming Netflix, qualora non fossero soddisfatte le loro richieste.
Il Consiglio di Cooperazione del Golfo che ha sede in Arabia Saudita e di cui fanno parte anche Qatar, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Oman ha intimato alla nota piattaforma di rimuovere tutti i contenuti che sono in contrasto con i valori islamici. Nel caso ciò non avvenisse questi Paesi sono pronti a portare in Tribunale l’azienda statunitense.
Pur non esplicitando chiaramente quali siano i contenuti da rimuovere, la sensazione è che siano quelli relativi all’omosessualità, già recentemente contestati in una trasmissione televisiva di un canale saudita.
Un episodio che è solo l’ultimo di questo braccio di ferro tra i paesi a maggioranza islamica e Netflix. Lo scorso gennaio, infatti, l’Egitto si era diviso sul remake arabo della pellicola italiana di successo “Perfetti Sconosciuti” del regista Paolo Genovese.
Dopo il comunicato da parte del Consiglio, si attende ancora la risposta dai vertici della piattaforma di streaming.