La risicata fiducia ottenuta due giorni fa in Senato, con lo strappo di Forza Italia e Lega che si è aggiunto ai mancati voti del Movimento 5 Stelle, ha portato l’ormai ex Premier Mario Draghi a ribadire le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha preso atto della situazione, decidendo per lo scioglimento delle Camere e l’indizione di nuove elezioni anticipate, rispetto a quelle previste nel 2023 per la fine della legislatura.
Il giorno scelto per portare gli italiani alle urne per esprimere il proprio voto è quello del 25 settembre, data quasi obbligata in base alla regola vigente che stabilisce il termine massimo di 70 giorni dallo scioglimento delle Camere per le nuove elezioni e quello minimo di 60 giorni per permettere ai partiti di presentare le liste e condurre un’adeguata campagna elettorale.
Un tempo molto stretto per le forze politiche che in questi giorni già hanno iniziato a presentare almeno a voce i programmi elettorali.
Fino al 25 di settembre il Governo attuale rimarrà in carica ma solo per il “disbrigo degli affari correnti”, come si legge nella nota del Quirinale.