Il perdurare della Guerra in Ucraina, che va ormai avanti da oltre 140 giorni, i pacchetti di sanzioni inflitti alla Russia e l’obiettivo di rendere l’Unione Europea indipendente dal gas della Federazione con a capo Vladimir Putin, mettono in crisi le forniture della materia prima nel Vecchio Continente che si prepara ad affrontare il prossimo inverno con misure restrittive in termini di consumi.
Come si legge nella nuova bozza del piano UE per ridurre la domanda di gas sul territorio, è stato introdotto il principio di “massimo sforzo”, attraverso il quale tutti i Paesi dell’Unione si devono impegnare a ridurre i consumi energetici entro le loro possibilità, salvaguardando allo stesso tempo l’operatività del comparto industriale.
Nel documento vengono sottolineati due scenari possibili, il primo di “pre-allarme” nel quale la riduzione degli Stati Membri è su base volontaria, con un target specifico, la cui percentuale deve ancora essere discussa, mentre il secondo, di “allarme”, prevede l’obbligatorietà delle restrizioni, anch’essa ancora da stabilire in termini quantitativi.
Eliminate le indicazioni, presenti nella vecchia bozza, concernenti l’obbligo di limitare il riscaldamento a 19 gradi e i condizionatori a 25 gradi per gli uffici pubblici.
Nel frattempo, l’Italia ha siglato importanti accordi con l’Algeria, all’interno dei quali è stata rafforzata la posizione della Nazione nordafricana come fornitore di gas per il nostro Paese.