La sua storia era stata raccontata dalla fortunata serie targata Netflix “Narcos” e ora il suo nome si è preso le prime pagine della cronaca internazionale. Il boss della droga messicana Caro Quintero è stato arrestato nella giornata di ieri in Messico, precisamente nelle campagne dello Stato di Sinaloa, uno dei centri nevralgici dello spaccio di sostanze stupefacenti del grande stato centroamericano.
Quintero, che era a capo del potente cartello di Guadalajara, era da tempo ricercato dagli USA che avevano messo su di lui una taglia pari a 20 milioni di dollari, record assoluto per un narcotrafficante. Il boss era stato arrestato a seguito dell’omicidio di un agente speciale della DEA, il dipartimento antidroga americano, Enrique Camarena, che si era infiltrato nell’organizzazione, salvo poi essere scoperto, torturato e ucciso. Circostanza che portò al suo arresto, che durò solo 28 giorni salvo poi essere liberato nel 2013 per un cavillo giudiziario in Messico.
Da quel momento aveva fatto perdere le sue tracce fino a ieri, quando un cane dell’unità speciale messicana ha fiutato la sua presenza in un terreno incolto nelle campagne di San Simon.
Per Quintero, inserito dall’FBI nella lista dei 10 ricercati più pericolosi, gli USA hanno chiesto l’estradizione che verrà concessa dal governo messicano.
Nelle ore in cui avveniva l’arresto del boss della droga, non lontano dal luogo del suo ritrovamento, è caduto un elicottero americano, portando alla morte di 14 persone dell’equipaggio. Non risultano, però, collegamenti con la vicenda di Quintero.