Sembra muoversi qualcosa negli Stati Uniti per quel che riguarda la vendita e il possesso delle armi. Ieri, in Senato, è infatti stata approvata una proposta di legge che porta la firma di due Democratici e due Repubblicani concernente alcune limitazioni e maggiore controllo sulle armi da fuoco, che ora dovrà passare il vaglio della Camera per essere definitivamente resa attuabile.
In particolare, come si legge nel documento, il “Bipartisan Safer Communities Act” stabilisce che le Autorità preposte avranno a disposizione 10 giorni per verificare precedenti penali e stato mentali di tutti i minori di 21 anni che intendono acquistare un’arma, nonché la creazione di un fondo milionario utile a porre in essere le confische temporanee di pistole o fucili detenute da soggetti individuati come pericolosi.
Grande attenzione sarà rivolta anche alle scuole, da sempre teatro di stragi collegate alle armi, dove verrà rafforzata la sicurezza, con iniziative dedicate a sensibilizzare sull’argomento.
Le mosse del Senato degli Stati Uniti sono conseguenti alle escalation di violenza che anche nel mese di giugno hanno riempito le pagine della cronaca, con feriti e vittime anche minorenni.
Una svolta che, seppur distante dai propositi iniziali, rappresenta comunque la norma più consistente sul territorio a stelle e strisce sul tema delle armi da molti decenni a questa parte. Ovviamente contraria la NRA (National Rifle Association), la lobby delle armi che ha molto potere negli USA.