Un documentario sullo scultore Aldo Volpini, proiettato il 13 settembre nella Cava degli Umbri

Il documentario ripercorre le varie fasi di attività artistica del Maestro Aldo Volpini, per lasciare memoria su uno dei più noti scalpellini sammarinesi del secolo scorso.

Volpini artista, scultore, scenografo, ritrattista, restauratore, ma essenzialmente “scalpellino” , è stato l’ultimo dei grandi lapicidi della tradizione sammarinese ed ha lasciato una vasta produzione artistico-artigianale, di committenza pubblica e privata, compiuta in quasi quaranta anni di attività che traccia innumerevoli opere, bassorilievi, sculture che impreziosiscono non solo strade, e scorci di Città.
Entrò, ancora bambino, nella cava di Lugi Reffi, passata al figlio Gaetano e suo padre raccomandò al più vecchio degli scalpellini, chiamato “Sarafa” , di accoglierlo bene e insegnargli con pazienza il mestiere. Da quel momento iniziò questa grande storia sammarinese indissolubilmente legata alla pietra del Monte Titano.
Nel 2015, nell’ambito di un’importantissima retrospettiva, sono state esposte opere scultoree ma anche pittoriche tra cui autoritratti e lavori incentrati sul Santo Marino, tema ricorrente nel suo immaginario artistico.
Essendo notevolmente ampia la produzione artistica, il documentario, con immagini inedite e musiche del Maestro Massimiliano Messieri, restituisce luce e significato a tanta bellezza di matrice sammarinese.

La presentazione si svolgerà martedì 13 settembre alle 21.00, presso la Cava degli Umbri.

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