I dati sull’attività di controllo e accertamento fiscale dell’Ufficio Tributario, sia per le società che per le persone fisiche, relativi agli anni dal 2017 al 2021, dimostrano una “palese ingiustizia”.
Lo sostiene la Csdl commentando i dati “finalmente resi noti”.
“Quello che emerge sulle sanzioni conseguenti agli accertamenti – scrive il sindacato – è piuttosto sconcertante; infatti, per i lavoratori e i pensionati che hanno omesso di comunicare redditi e patrimoni detenuti all’estero (DAPEF) – sui quali beninteso non ci sono tasse da pagare, trattandosi di una semplice informazione al fisco – sono previste multe salatissime e del tutto spropositate, mentre alle imprese e persone fisiche che hanno occultato parte dell’imponibile da sottoporre a tassazione o scaricato voci di spesa non corrette, sono comminate sanzioni minime”.
L’argomento sarà trattato lunedì sera all’interno del format “CSdL Informa” in diretta sulla pagina Facebook “Cuore CSdL”.
Altri argomenti della puntata saranno la politica dei redditi, il progetto di legge sugli interventi a sostegno delle famiglie, la legge sulla interruzione volontaria della gravidanza all’esame della Commissione Sanità.
Oltre al Segretario Generale CSdL Enzo Merlinipartecipano dirigenti confederali e di federazione; coordina gli interventi Giuliano Tamagnini.