Ennesima vicenda di maltrattamenti davanti al Tribunale di Rimini. Ennesimo Codice rosso concluso con la condanna dell’ex compagno a 3 anni di reclusione, 20mila euro di risarcimento danni e pagamento delle spese processuali.
Nel dicembre del 2017 la donna fu costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso: il 48enne originario della Puglia, di professione albergatore, con un pugno le aveva fratturato la nona, la decima costola e la quinta falange della mano destra.
A pugni le aveva rotto altre due costole già 10 anni prima. I sanitari, capita l’origine delle ferite, hanno subito avvertito la polizia. La donna ha sporto denuncia: una vita fatta di insulti e minacce di morte pressoché quotidiane, cui più volte sono state fatte seguito violentissime aggressioni fisiche.
La prima datata luglio 2006, quando fu ricoperta di calci e pugni anche alla testa. Il suo aggressore voleva prenderle il telefono cellulare e controllare con chi aveva parlato. Da sempre, infatti, l’uomo ha manifestato una gelosia ossessiva. A fare le spese della sua violenza anche il cane di famiglia cui in diverse occasioni ha rotto a bastonate i denti.