Ritrovato cadavere carbonizzato nei pressi di Dogana

Con determinazione e freddezza, una donna ha compiuto un gesto tragico, decidendo di porre fine alla propria vita. Secondo alcuni testimoni, nel primo pomeriggio di lunedì, si è recata presso un distributore di benzina in via Fondo Ausa a Dogana, dove ha chiesto un accendino e delle bottiglie vuote al bar della struttura per riempirle di benzina. Avrebbe affermato che servivano per il motorino del figlio che era rimasto a piedi. Dopo averle riempite, si sarebbe allontanata a piedi per 200 metri e poi si sarebbe tolta la vita tra l’erba alta sulle sponde del torrente.

La Centrale interforze è stata allertata da una persona che ha notato il fumo proveniente dal luogo dell’incidente. Gendarmeria e Polizia Civile sono intervenuti per spegnere le fiamme, ma purtroppo hanno solo potuto constatare il decesso. Le Forze dell’Ordine hanno identificato la vittima come una donna di 54 anni di origini albanesi che aveva lavorato a San Marino fino a gennaio.

Gendarmeria, Polizia Civile e Scientifica di San Marino erano presenti sul luogo dell’incidente, insieme a una pattuglia della Guardia di Rocca e due volanti dei Carabinieri di Rimini, poiché l’incidente è avvenuto proprio sul confine tra i due stati. Sarà necessario stabilire di chi sia la competenza territoriale. La Gendarmeria ha acquisito le telecamere di sorveglianza del distributore, che potrebbero aiutare a chiarire gli ultimi momenti di vita della donna.

La giornata è stata funestata anche dalla notizia di un gesto simile compiuto da due anziani coniugi di Domagnano nel fine settimana, diffusa dalla Gendarmeria.

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