Incubo baby gang: aggredita coppia di 15enni

Con l’estate è tornato nella riviera romagnola anche l’incubo delle ‘baby gang’ violente.

Dopo una quindicenne aggredita da coetanee la scorsa settimana a Riccione nel pieno della Notte Rosa, anche rapinata, un altro caso, ancor più brutale, giovedì pomeriggio a Rimini.

Presi di mira, e finiti sotto una raffica di calci, pugni e spintoni due fidanzatini, quindicenni, da un branco di una decina di ragazzi e ragazze, in apparenza minorenni e di origine straniera.

Per identificare i responsabili è al lavoro la squadra mobile della Questura, che sta passando al setaccio testimonianze ma soprattutto i filmati di una videocamera di sorveglianza puntata proprio sul luogo del parapiglia. 

L’episodio, riportato da alcuni quotidiani locali, è per ora ricostruito in base al racconto fornito ieri pomeriggio dalla 15enne che si è presentata in Questura per esporre la sua versione dei fatti e di un testimone.

La ragazzina col suo fidanzato, coetaneo, giovedì pomeriggio era a borgo San Giuliano, a ridosso di Ponte Tiberio. Nel cuore del centro riminese. Tutto sarebbe accaduto molto velocemente. Tra le 18.15 e le 18.30 la coppia si imbatte in una comitiva di una decina di ragazzi, maschi e femmine. A quanto ricostruito, la scintilla sarebbe stata una frase rivolta da un componente del gruppo alla 15enne. A quel punto contro quest’ultima si sarebbe scagliata violentemente una ragazza della comitiva. 

Il 15enne si sarebbe frapposto per difendere la ragazza ma a quel punto la rissa si sarebbe allargata coi due fidanzatini finiti sotto una pioggia violenta di calci e pugni. Alcuni adulti sarebbero intervenuti e pure sarebbero stati insultati dal branco che però a un certo punto, col sopraggiungere dei soccorsi, finalmente batte in ritirata. Gli agenti della squadra mobile sono al lavoro per individuarli. Decisivo sarà anche il contributo dell’occhio elettronico puntato sulla zona. Da ricostruire la dinamica esatta. 

Quel che è certo sono gli esiti delle prognosi dei due ragazzini: per lei sette giorni, per lui – che ha riportato la deviazione del setto nasale per un pugno – almeno 12. Davanti ai soccorritori entrambi sono apparsi in un bagno di sangue.

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