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L’Unione sammarinese dei lavoratori, attraverso un comunicato, fa qualche osservazione in merito al decreto 111, emesso nella giornata di ieri, avente ad oggetto gli interventi per la gestione della pandemia, ma che nello specifico tratta il tema del rientro del personale che non si sia sottoposto a vaccinazione volontaria o a richiamo contro il Covid-19.
“A prescindere dalla legittima opinione che ogni persona può avere in tema di vaccinazione, non possiamo accettare che vengano emessi dei siffatti decreti che intervengono sul tema del diritto del lavoro con provvedimenti di dubbia coerenza. Un decreto che non coincide con un sana idea del lavoro e che esaspera ulteriormente una situazione già tesa”, manda a dire l’Unione sammarinese dei lavoratori.
Nel decreto 111, “tra le altre cose, non solo si prevede il reintegro per soli due mesi del lavoratore ma potrà essere spostato a libera discrezione del capo del personale dell’Iss”; inoltre, “in tale periodo viene negato il legittimo diritto alle ferie, il tutto con la contestuale minaccia di sanzioni disciplinari in caso di mancato rientro”.
“Invece di prevedere una linea chiara e convivere con gli effetti delle scelte assunte, l’esecutivo preferisce ‘giocare con le persone’ come se fossero oggetti da utilizzare ad esclusivo piacimento – polemizza l’Usl -. Un decreto emesso, tra l’altro, all’oscuro delle organizzazioni sindacali che si sono ritrovate a avere innumerevoli richieste di chiarimento, senza poter purtroppo essere messe, non solo nelle condizioni di dare risposte esaustive, ma neanche di esprimere alcuna opinione e portare proposte superando quello che, al contrario, dovrebbe essere un sano confronto preventivo tra le parti, quando si interviene in tema di lavoro”.
“Ogni lavoratore ha una sua dignità ma pare che questo non importi, invece di trovare soluzioni strutturali si preferisce intervenire unilateralmente”, ribadisce l’Unione sammarinese dei lavoratori, che fa infine sapere di aver “già richiesto un confronto con le segreterie di Stato preposte” e di essere “in attesa di un riscontro”.