Pedini Amati: “Chiudete i negozi? stop agli eventi”

Dura replica del segretario Pedini Amati ai commercianti della zona bassa che protestano. Poi aggiunge: “Non ci si può riempire la bocca con il patrimonio dell’Unesco, se poi non c’è il decoro e si espongono le bottiglie a forma di fallo”

Dal segretario di Stato per il Turismo, Federico Pedini Amati, arrivano le risposte alle contestazioni di un gruppo di commercianti relative alla gestione dei flussi turistici e del servizio navetta.

“La polemica del trenino mi ha lasciato sconcertato – ha detto ieri Pedini Amati in conferenza stampa -. Si continua a voler parlare di zona alta, zona bassa. La cosa vergognosa in questo Paese, che non è più accettabile, è che per gli eventi principali che vengono svolti in la sera, le attività principali sono chiuse. La scusa del costo del personale, della stanchezza, dei flussi, del dove gira il turista… come se il turista fosse un pacchetto o una cosa che deve entrare nei negozi, all’ora che vuole qualcuno, comprare quello che vuole qualcuno e spendere quello che vuole qualcuno. Questo meccanismo ha stancato. Perché a Santarcangelo, senza eventi, la sera i negozi sono tutti aperti tutta l’estate. Possiamo dire la stessa cosa di Cesenatico… eccetera. Noi in più facciamo gli eventi, riempiamo il Centro Storico. Gli eventi di luglio hanno portato presenze superiori al 2019”. 

Quindi ha aggiunto: “Allora io dico: se vogliamo continuare a fare una lotta tra quartieri, tra operatori economici, di stracci in questo Paese o se ci vogliamo mettere nella testa, una volta per tutte, che questa cosa va cambiata. Io posso capire la difficoltà del commerciante che dalla mattina alla sera sta nel suo esercizio, ma non posso comprendere che noi paghiamo degli eventi per svariate centinaia di migliaia di euro, con i negozi chiusi. Ristoranti pieni, alberghi pieni… negozi chiusi. 

Ho chiesto di esercitare quello che prevede la legge: chiedere alle associazioni di categoria sulla base degli eventi, in quali date sarebbero stati aperti. Nessuna risposta. Quindi, chi millanta che questa segreteria non ha dato appuntamenti, non dice il vero. Allora è impossibile lavorare con i commercianti, con alcuni, intendiamoci. Perché più glielo spieghi più fanno finta di non capire. È l’ultima estate – ha dichiarato Pedini Amati – che, se ci sono io come segretario, si fanno gli eventi la sera con i negozi chiusi. Non ha alcun senso”. (…)

Poi il Patrimonio Unesco: “Non si può continuare a parlare di patrimonio Unesco e poi ancora in vetrina abbiamo i liquori con le bottiglie a forma di fallo…. Non è accettabile che noi vendiamo il liquore a forma di fallo e poi ci vantiamo di essere zona Unesco. È ora di smetterla. Ebbene, oggi stesso parte una lettera firmata da me e dal segretario Righi che dice che il decoro passa anche sui prodotti venduti”. 

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