Nicolini: “San Marino paga il gas sette volte meno, tutta la politica lotti per non perdere questo privilegio”

E’ il primo giorno post estate di Consiglio Grande Generale a San Marino. Dopo il doveroso, rigoroso, silenzio tributato per il dolore della morte dei due giovani Simone De Luigi e Giada Penserini a tenere banco il tema del costo dell’energia, allarmante per buona fetta d’Europa.

Al momento San Marino pare “scamparla”, ma serve l’aiuto di tutta la politica affinchè la situazione regga, incalza Marco Nicolini, ex Capitano Reggente ed esponente del Movimento Rete,

“Una comunicazione che spero raggiunga direttamente i cittadini, dato che a San Marino la stampa non è degna di tale nome ed è inquinata dalle opposizioni. Ma non solo.

La guerra, oltre al dramma umano vissuto da chi ha perso tutto, spesso anche la propria vita, rischia di far precipitare il mondo Occidentale in una crisi energetica che non ha precedenti. Non li ha perché mai come ora, siamo in un mondo sovrappopolato e la richiesta di energia per beni effimeri supera anche quella necessaria alla sopravvivenza.

Come abbiamo visto nel pieno della pandemia – quando Pfizer, Italia ed Europa ci chiusero le porte per arrivare ai vaccini – non è detto che il nostro piccolo paese rientri nei piani d’approvvigionamento del gas del continente cui noi apparteniamo fisicamente, ma non politicamente.

Con le sirene di guerra, San Marino ha messo in atto una strategia cominciata a dicembre del 2021, ma perfezionata il 10 febbraio 2022, due settimane prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

Per volere del Presidente dell’AASS, il dottor Francesco Raffaeli, bersaglio preferito di Alleanza Popolare e degli insulti che tale partito mette giornalmente su carta, si è sottoscritto un accordo con ENEL che, grazie ad uno strumento finanziario dal nome di Commodity Swap, ha fissato finanziariamente il prezzo del gas per San Marino a circa 44 €. Questo significa che oggi, mentre gli altri paesi pagano il gas intorno ai 300 euro, la Repubblica di San Marino lo paga SETTE volte meno.

Questo risultato straordinario è stato raggiunto anche grazie all’Amministratore Delegato della Cassa di Risparmio, il professor Gianfranco Vento, che ha offerto fattiva collaborazione e ha messo fine all’ostruzionismo certi zelanti funzionari che hanno fatto perdere la possibilità di accedere a prezzi migliori.
Questo è quanto.

Ora la politica non deve sedersi su questo entusiasmante risultato ottenuto con il contratto di copertura il cui valore sulla base delle quotazioni attuali ha ora l’immenso valore di 250 milioni, ma deve gestire tale capitale consegnato dall’AASS, mettendo in campo tutte le azioni necessarie a far sì che la fetta di energia dovuta a San Marino continui ad arrivare con continuità. Per questo è indispensabile il coinvolgimento di varie segreterie“.

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