Approvata in seconda revisione in Consiglio Grande e Generale la Riforma delle pensioni con 33 voti favorevoli 15 contrari e un astenuto.
La base della riforma partiva da una relazione che fornisce i dati relativi al trend dei fondi pensione che “registra sbilanci annuali progressivi”, tra cui quelli degli ultimi anni, il 2020 e 2021, “influenzati negativamente dall’emergenza Covid, che ha comportato minori entrate contributive e maggiori uscite”. Lo riporta il dossier di San Marino News Agency sui lavori della seduta mattutina odierna del Consiglio Grande e Generale.
Sempre in base alla relazione, il contributo dello Stato alla previdenza negli ultimi 5 anni, per far fronte a questi squilibri, ha visto una progressione significativa: nel 2017 di 44 mln, nel 2018 di 46 mln, nel 2019 un contributo di 51 mln di euro, nel 2020 di 52 mln di euro, nel 2021 di 57 mln di euro.
Tra le proposte inserite nella riforma l’innalzamento progressivo delle aliquote al 24,5% per i lavoratori subordinati e al 24% per gli autonomi.