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“L’epidemia causata dal Covid-19 ha colpito la Repubblica di San Marino significativamente”.
Lo dice l’Istituto per la sicurezza sociale, sottolineando in un comunicato che, dal 27 febbraio 2020 alla mezzanotte del 14 settembre 2022, il totale delle infezioni da Covid-19 registrate dall’Iss ammonta a 20.552 casi, di cui 20.116 residenti o soggiornanti e 435 non residenti. Le guarigioni totali, invece, sono 23.351; 118 i decessi.
Al momento sono 83 le persone positive al coronavirus (età media 52 anni; 45 femmine e 38 maschi).
Risultano 2 le persone ricoverate nelle stanze di isolamento in ospedale. Non ci sono, invece, persone ricoverate in Terapia Intensiva.
Nel dettaglio, degli 83 positivi attualmente seguiti, 6 casi sono in età pediatrica (0-14 anni) pari all’7,2%, 54 casi riguardano la fascia 15-64 anni e i restanti 23 casi la popolazione over 65 anni.
Ad oggi sono 2.175 i casi di reinfezioni da Covid-19, che coinvolgono 2.135 persone.
In totale, dall’inizio della pandemia, a San Marino sono stati registrati 163.855 tamponi, 31.002 su singole persone.
Aggiornamento sulla campagna vaccinale –
Nuovo aggiornamento sulla campagna vaccinale contro il Covid-19 nella Repubblica di San Marino.
Ad oggi, fa sapere in una nota l’Istituto per la sicurezza sociale, il totale delle vaccinazioni anti-coronavirus registrate a San Marino è di 71.592, di cui 24.322 persone vaccinate con la prima dose e 26.658 con la seconda dose o con la dose unica.
Ha quindi completato il ciclo di immunizzazione primario l’81,98% della popolazione vaccinabile residente con o più di 5 anni.
Sono 20.612 le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo (booster), pari al 60,03% della popolazione residente vaccinabile con o più di 12 anni.
Di queste, sono 498 le persone che hanno ricevuto la seconda dose booster, la “cosiddetta” 4° dose che resta altamente consigliata.
L’Iss, inoltre, rende noto di essere in attesa di ricevere dall’Italia le nuove dosi vaccinali bivalenti e trivalenti.
Si tratta di vaccini già autorizzati dagli enti regolatori europei e italiani e particolarmente indicati per la popolazione con più di 60 anni, i pazienti fragili, in particolare gli immunodepressi, le donne incinta, il personale di Rsa e case di riposo e il personale che presta loro assistenza.
Tali vaccini sono indicati solo come prima o seconda dose booster.